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Chi ha scoperto chi?

9 - 29 febbraio 1992:
Laboratori per carnevale alla “Virgilio I”, alla “Carlo Levi” e alla “Virgilio III” e al Centro Sociale GRIDAS.

1 marzo 1992:
“CHI HA SCOPERTO CHI?” Corteo di Carnevale a conclusione dei laboratori di carnevale sul tema delle controcelebrazioni del cinquecentenario della scoperta-conquista dell’America. Manifesto linoleografato, fumetto, notizia filmata al TG3 regionale.





CARNEVALE GRIDAS 1992
A TUTTE LE SCUOLE DEL QUARTIERE INA CASA - SCAMPIA

Il GRIDAS (vedi nota *) organizza anche quest'anno, come negli anni passati, il carnevale di quartiere, proponendo e sollecitando la partecipazione alle scuole che ne condividano le finalità.

Finalità del nostro carnevale sono:

1.RECUPERO DEL TERRITORIO ALLA VIVIBILITA'
La riscoperta, valorizzazione e riproposizione del carnevale come momento ludico collettivo, occasione di giocosa socializzazione, oposizione alla diffusa tendenza a chiudersi nel privato e barricarsi contro gli "estranei", attraverso la realizzazione di un corteo mascherato per le vie del quartiere.

2.RECUPERO DEL PROTAGONISMO DEI CITTADINI
Attribuzione di un senso "politico", di critica sociale, al mascherarsi, recuperando il valore di capovolgimento simbolico dei ruoli e di distruzione simbolica delle immagini del malgoverno, allo scopo di indurre, sia pure attraverso lo scherzo, la gente a pensare e a farsi protagonista del proprio destino, contro ogni esproprio dall'alto. 

3.SALDATURA FRA GLI SPEZZONI DELLA SOCIETA'
In particolare l'indirizzarsi alle scuole va nel senso di proporre alle scuole almeno un'occasione, nell'anno, di uscire dai muri e dai confini dell'istituzione per aprirsi al territorio e interagire con la gente-la comunità del quartiere.

4.RECUPERO DELLA FANTASIA E DELLA LIBERTA'
L'elaborazione, l'invenzione di maschere e strutture ha a che vedere con l'esercizio della fantasia in piena libertà, al di fuori dei limiti e delle frustrazioni dei "compiti" da svolgere e dell'inutilità di esercizi fine a se stessi.

5.RECUPERO DELLA MANUALITA'
Le maschere e le strutture, oltre che inventate, vanno realizzate, fabbricate e per questo si dovranno usare le mani e non solo la testa, nell'attuazione di laboratori creativi.

6.RECUPERO DELLA CREATIVITA'
Tali attività hanno un enorme valore quale occasione per far emergere capacità creative e di operatività dai ragazzi più "difficili" meno coinvolti in genere dagli insegnamenti curricolari che sembrano interessarli poco o nulla, e servono a riconciliarli con la scuola.

7.SOCIALIZZAZIONE
La preparazione del carnevale comporta la realizzazione di laboratori dove si impara e si lavora insieme, con il contributo di tutti, abolendo, o almeno mettendo in sordina il rapporto gerarchico docente-alunno, a favore di una collaborazione senza autoritarismi.

L'organizzazione del carnevale prevede la costituzione, in ogni scuola di uno o più laboratori per l'allestimento di maschere e strutture, con un lavoro interdisciplinare, che superi la settorializzazione per materie, a favore di una esperienza globale e unitaria.
Ogni gruppo lavora alla realizzazione di una grande struttura, come tema centrale, e a maschere individuali di contorno, in maniera da creare gruppi unitari visibili per strada.
I prootti dei vari laboratori-scuole confluiranno poi in un grande corteo per le strade, la domenica prima del martedì grasso, quest'anno l'1 marzo, che realizzi visivamente l'integrazione fra scuola e quartiere in un momento di festa-teatro itinerante, concluso poi con il falò delle maschere e simboli negativi.

Il tema generale che proponiamo per il 1992 è quello della riscoperta delle Americhe e della solidarietà con i popoli indigeni, cinquecento anni di resistenza alla colonizzazione, in opposizione alle bolse e dispendiose "celebrazioni" dell'anniversario della "scoperta" dell'America.

Il tema si inserisce nel discorso di solidarietà con gli indigeni americani che, a livello internazionale, si sta portando avanti nel mondo e in particolare in Europa (per le enormi responsabilità che l'Europa ha avuto nell'oppressione e nello sterminio delle popolazioni indigene) che il GRIDAS ha fatto proprio, insieme con tanti movimenti di solidarietà in italia e all'estero e che proseguirà con la realizzazione, fra l'altro, di murales (forma tipica di espressione dei latino americani) che esprimano questa idea. Si propone fin d'ora la possibile partecipazione a quest'opera di recupero della verità storica con la realizzazione di murales in ogni scuola che lo voglia.

Si evidenziano così due filoni su cui esercitare la fantasia: 1. la realtà delle Americhe, con i colori, i suoni, le immagini precolombiane, la solidarietà, il senso della comunità, la fratellanza, la simbiosi con la natura, 2. la realtà dei conquistadores, l'avidità, lo spirito di conquista, l'oppressione ideologica, la distruzione di ogni testimonianza storica, il massacro, il saccheggio.

Il GRIDAS è disponibile a fornire ogni supporto tecnico-artistico che si ritenga utile o necessario e il lavoro organizzativo per il corteo. Importante, date le condizioni economiche delle scuole, è l'uso di materiali di recupero che non costano niente, stoffe usate, cartoni, ritagli di pelle e plastica, ecc, facendo ricorso a tecniche povere, cartapesta, patchwork, ecc, per ottimizzare i risultati.


 * Il GRIDAS, gruppo risveglio dal sonno, è un'associazione culturale senza fini di lucro presente nel rione da oltre dieci anni, con sede nell'ex centro sociale di via Monte Rosa 90/b, dove si riunisce il martedì e il venerdì dalle ore 18.30.

Ha realizzato un'ottantina di murales in giro per la Campania e l'Italia, laboratori con le scuole, manifesti e autoadesivi in linoleografia, e in genere si occupa della diffusione della conoscenza di tecniche artistiche al servizio della presa di coscienza della gente. È impegnato nel progetto di una Casa della Cultura nel centro sociale suddetto. Un primo incontro organizzativo si terrà martedì 17 dicembre alle ore 16.30 al centro sociale: chi è interessato è pregato di prendere contatto: tel. 7012721 Felice Pignataro.