Bibliografia
Le maschere sono antiche quanto gli uomini e tanti le hanno studiate e interpretate in base al contesto in cui sono nate.
Non pretendiamo di fornire una bibliografia esauriente che sarebbe sterminata e ben al di sopra delle nostre capacità. D'altra parte i "nostri" carnevali non fanno riferimento alla cultura libresca quanto piuttosto alla quotidianità e al vissuto di chi vi partecipa. Tuttavia vogliamo citare alcuni libri che ci hanno aiutati a prendere coscienza delle "radici storiche" delle maschere, del mascherarsi e del carnevale:
Michail Bachtin, L'opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi
A. Rossi R. De Simone, Carnevale si chiamava Vincenzo, De Luca Ed., Roma, 1977
E. De Martino, Il Mondo alla Rovescia, Boringhieri
Giuseppe Cocchiara, Il Paese di Cuccagna, Boringhieri
Claude Lévi-Strauss, La via delle maschere, Einaudi
Pulcinella Maschera del mondo, Electa Napoli (catalogo della mostra a Villa Pignatelli)
A. G. Bragaglia, Pulcinella, Sansoni
Lia Cotarella, Burattini, marionette, maschere, Gammalibri
La commedia dell'arte nelle maschere di Sartori, La Casa Uscher
Bertarelli, Le stampe popolari italiane, B.U.R.
Per un avvio alla capacità di vedere e all'operatività pratica, sono utili dei buoni testi di "educazione artistica" come:
Pinin Carpi, Alla scoperta dell'arte, Mondadori
Piero Polato, Educazione visiva, B. Mondadori
Tonino Casula, Tra vedere e non vedere, Einaudi
Utilissime le opere di Bruno Munari, da Arte come mestiere alle innumerevoli altre.
Per quanto riguarda i simboli e le loro interpretazioni:
C. G. Jung, L'homme et ses symboles, Pont-Royal Paris
M. Eliade, Trattato di storia delle religioni, Boringhieri
G. Van del Leeuw, Fenomenologia della religione, Boringhieri
J. Chevalier A. Gheerbrant, Dizionario dei simboli, BUR Rizzoli
ecc. ecc.
Dal libro «L'utopia per le strade - i Carnevali del Gridas: come e perché mascherarsi», 1998