ASILI AN-NEGATI / PERCORSI RITROVATI
Venerdì 8 gennaio 2010 - ore 18:00:
Riunione generale per
l'organizzazione del 28° Corteo di Carnevale promosso dal GRIDAS a Scampìa.
Da lunedì 11 gennaio 2010:
Laboratori quotidiani al Centro Sociale per il carnevale, dal lunedì al venerdì (escluso il mercoledì) dalle ore 18:00 alle ore 20:00, salvo più importanti impegni altrove.
Domenica 14 Febbraio 2010 - ore 10:30:
28° Corteo di Carnevale: "ASILI AN-NEGATI / PERCORSI RITROVATI".
Partenza dalla sede del GRIDAS.
Bando Carnevale 2010 - pdf
Comunicato Stampa per il lancio del 28° Corteo di Carnevale, 15 gennaio 2010.
**********************************************
Video caricato su youtube delle danze al lotto P.
**********************************************
Al corteo del 2010 partecipano:
il GRIDAS, l'associazione Chi rom e...chi no, l'associazione rom "Asunen Romalen", Circolo Legambiente "La Gru", la Comunità di base del Cassano, l'associazione "Scuola di Pace", il Centro Territoriale Mammut, la Banda Baleno, l'associazione VO.DI.SCA., la Coperativa sociale Il tappeto di Iqbal, La Casa dei Mattoni di Monteleone di Fermo (AP), Centro Hurtado, il Branco Colline di Seeonee del Gruppo Scout Napoli 14, l'associazione AAQuaS - Biblioteca "Le Nuvole", l’associazione Dream Team - Donne in rete, la Ludoteca "Vulimme pazzia'" di Secondigliano, il V Circolo “Montale”, l’associazione 3 I, le ass. “Oltre” e “Borgomondo” da Bologna, le biciclette dei Cicloverdi e della Critical Mass, la compagnia "Delirio creativo", l’associazione “Laboriosi – Uno spazio aperto” di Saviano, i Centri di Cultura Popolare del Parco Verde di Caivano e del Corso Meridionale, 99 di Afragola, gli operatori del'Opera Nomadi (e non solo) con l'IC "Berlinguer" di Secondigliano, la "Mescla", 'e Zezi, ...e tanti altri ancora....
*************************************************************
Percorso del Corteo:
Il corteo parte alle ore 10:30 dalla sede del GRIDAS, via Monte Rosa 90/b, prosegue per via Monte Rosa, piazza Libertà, via Monte Rosa, via Monte S. Gabriele, via del Gran Sasso, via Monte Rosa, rione ISES, via Fratelli Cervi, via Bakù, via Ghisleri, viale della Resistenza, lotto P, viale della Resistenza, via Cupo Perillo, falò dei simboli negativi nello spiazzo davanti al campo Rom di via Cupo Perillo e ritorno a via Monte Rosa 90/b.
Durata prevista circa tre ore.
*************************************************************
COMUNICATO STAMPA del GRIDAS:
28° CORTEO di CARNEVALE promosso dal GRIDAS a Scampìa
Domenica 14 febbraio 2010
ASILI AN-NEGATI/PERCORSI RITROVATI
Il corteo parte alle ore 10:30 dalla sede del GRIDAS in via Monte Rosa 90/b, Ina Casa, Scampìa, NA.
Scampìa si appresta ad accogliere il 28° corteo di Carnevale, proposto dal GRIDAS alle scuole e alle associazioni e realtà attive nel quartiere e non solo. Volgono al termine i laboratori, iniziati un mese fa, per costruire, con materiali di risulta e riciclati, le maschere e i carri a tema che sfileranno in corteo domenica 14 febbraio 2010 per le strade di Scampia, riappropriandosi degli spazi pubblici.
Il tema di quest’anno è: “ASILI AN-NEGATI / PERCORSI RITROVATI” con riferimento all’accoglienza e al diritto d’asilo negati, spesso annegati in mare, ma anche al diritto allo studio, agli asili nido che mancano, alla scuola in genere che ci viene negata non rispondendo alle aspettative di chi la vive e che troppo spesso calpesta i diritti dei più piccoli. E ad annegare è spesso anche la dignità delle tante realtà in lotta, costrette a battersi, inascoltate, sempre per le stesse cause (vedi la recente ri-privatizzazione dell’acqua, i trattati per il clima, il paventato ritorno al nucleare, i mega progetti che sconvolgono e schiacciano uomini e ambiente, la riproposizione della caccia senza limiti, ecc.).
I percorsi ritrovati sono, invece, le strade, i corsi e ricorsi storici, le mete che spesso ci riportano sulle stesse tracce e/o sulle stesse battaglie, ma anche i percorsi e i metodi alternativi per un “progresso” più a misura d’uomo (vedi i movimenti coerentemente in perenne lotta o le vecchie e nuove migrazioni, come pure le agognate piste ciclabili a Scampìa come altrove). Percorsi che, quando riconosciuti e ritrovati, ci portano fuori dagli abissi dell’ingiustizia e dell’intolleranza e fanno riemergere il meglio delle persone, dei luoghi, del costruire insieme un futuro vivibile e giusto.
Come ogni anno, si alterneranno e affronteranno in corteo maschere positive e negative, attacchi e proposte, in una allegorica battaglia che vedrà, al termine, bruciare in un falò i simboli negativi per un’auspicabile definitiva vittoria delle positività.
Una vera flotta percorrerà domenica gli stradoni di Scampìa. In testa una vera Nave dei pirati con una faccia nota sulla polena, che raffigura gli atti di pirateria di cui tutti siamo succubi, le continue privazioni violente dei nostri più elementari diritti, dal vivere in armonia con tutti i cittadini del mondo e con l’ambiente anziché lottare per sopravvivere tra mille angherie e soprusi, fino al diritto di poter esprimere liberamente il proprio dissenso per le imposizioni che non condividiamo. Dalla nave fanno capolino fusti di inquinanti vari, allusione alle navi dei veleni e ai tanti continui avvelenamenti cui più o meno esplicitamente siamo sottoposti, scorie radioattive di cui ci si dimentica mentre si riparla del nucleare, ma anche sacchi di sabbia-cemento, per quel partito trasversale sempre incline a incrementare i propri profitti a scapito della incolumità altrui. Conducono questa nave che non può andare lontano, anziché vele le “veline”. E a bordo si scorgono, rispolverati, tomi di leggi ad personam e epurazioni.
Ad opporsi alla nave dei veleni e degli avvelenamenti, s’avanza decisa una Zattera che mette in salvo tutto quanto vogliamo resti a galla: dalle legittime proteste dei movimenti dal basso che ne fanno da vela e ne permettono l’avanzamento, all’informazione libera, indipendente, veritiera, delle poche testate e tv non allineate ai predoni di turno. Ecco dunque che sulla zattera si riconoscono i simboli a noi noti dei movimenti come i No TAV, che resistono nonostante i vili tentativi di fermarli con la forza di manganelli e attacchi incendiari, i No dal Molin, i comitati per l’acqua pubblica, per i rifiuti zero, ma anche le produzioni dal basso, le telestreet (prima fra tutte la nostrana insu^tv), il settimanale CARTA, accanto al commercio equo-solidale, al diritto d’asilo e a tutti i diritti che ci vengono negati e che vogliamo far riemergere, come quello a un lavoro sicuro e dignitoso o a una mobilità sostenibile raffigurata dalla nostra bicicletta, emblema di stili di vita ragionevoli. A bordo ella zattera, da mettere in salvo, la Costituzione e le leggi “giuste”.
Insetto emblematico della situazione, scelto dal GRIDAS per quest’anno: il famigerato Punteruolo Rosso (Rhynchophorus ferrugineus) che qui alloggia sullo scafo della nave dei pirati a minarne la solidità e la tenuta. Messo all’indice come responsabile di danni ingenti alle “nostre” palme, sta lì invece a ricordarci che non si possono sconsideratamente aprire le frontiere alle sole merci senza rispettare le diverse culture e imponendo la propria opera all’ambiente che ha regole ben precise improntate sul rispetto e sulla convivenza armonica che faremmo bene a imitare.
Ad aprire il corteo: un Totem che racchiude il senso di questi primi 28 carnevali di Scampia: si riconosce all’apice la rosa dei venti, recuperata dallo scorso corteo, con i nomi delle persone e dei valori cui ci ispiriamo e che continuano a segnare un cammino coerente da percorrere insieme. Ma anche la mano con le case con la porta aperta: simbolo di accoglienza per le diverse culture e espressioni di pensiero in armonia e nel rispetto della natura. Sulle fiancate i nomi delle varie realtà che partecipano a questo appuntamento ormai tradizionale per Scampìa, e il titolo del corteo di quest’anno.
Nel mare di guai, s’avanza anche una tartaruga (subito ribattezzata “carretta carretta”) realizzata dall’associazione “Chi rom e…chi no” con 40 ragazzini del quartiere per traghettare il mondo schivando le reti di cose brutte che tentano di imprigionarla: al termine del corteo la rete sarà bruciata liberando definitivamente la testuggine: l’unica a poter girare i mari senza permessi.
Si uniranno alla flotta: la “Scialuppa dei diritti” realizzata dai bambini della ludoteca “Vulimme pazzia'” di Secondigliano; la “Nave delle facce” (la social nave Faceboat!) che, grazie alla magia del colore, accoglie e si riempie di tutti quelli che hanno voluto metterci la faccia, primi fra tutti i bambini del Branco Colline di Seeonee del Gruppo Scout Napoli 14 che l’hanno realizzata; la barchetta di carta a vela con i percorsi di viaggio realizzata dalla Scuola d’italiano per migranti del Centro Territoriale Mammut, del V Circolo e dell’associazione 3 I; la nave dell'IC "Berlinguer" di Secondigliano.
E ancora il quilt (costruzione di stoffa, visibile dall’alto!) dell’associazione VO.DI.SCA., i trampoli della cooperativa sociale “Il tappeto di Iqbal”, il pulmino “MIGRAN.TV” con l’informazione popolare della Casa dei Mattoni dalle Marche, i bolognesi, la struttura della “laboriosa” Saviano, ecc.
A ricordarci i percorsi da ritrovare, ma anche a rincarare la richiesta appoggiata da tutte le realtà che partecipano al carnevale per la realizzazione di una pista ciclabile a Scampìa (già prevista nella delibera comunale n° 1147 dell’1/8/2008) le biciclette dei Cicloverdi, della CriticalMass, e di tutti quanti vogliano venire al corteo pedalando!
A chiudere il lungo corteo, contendendo quest’anno la festa al più “consumistico” San Valentino, come sempre, San Ghetto Martire, protettore delle periferie, rigenerato da una delicata operazione di ricostruzione facciale e arricchito di nuovi ex-voto per le varie “grazie” ancora da ricevere e le inutili opere ricevute “per grazia”.
Sin dall’avvio dei laboratori, erano già pronte, quest’anno, le parodie del Maestro Tarricone: altre tre! Ascolterete un “Vengo anch’io!? No tu no!” dedicata agli sbarchi ma anche una più esplicita “Il Clandestino dove sta” che, sulla musica della canzone del Coccodrillo, analizza con precisione tutto il sistema che tiene in piedi e alimenta la clandestinità e le nuove schiavitù. Si unisce a queste un “inno alla partecipazione” e a scendere in strada per il corteo sulle note dei Village People.
Il tutto tra i tamburi delle bande: la scampiese e ormai affermata “Banda Baleno” - vera banda paesana - che debuttò al corteo dello scorso anno , la Mescla e “'e Zezi”!
Per il terzo anno consecutivo, il corteo si concluderà al Campo Rom di via Cupa Perillo dove alloggiano cittadini rom di Scampìa con i quali sussiste da anni una costruttiva collaborazione che ha portato, recentemente, alla nascita del “Comitato cittadini, associazioni e rom insieme” per lavorare insieme su proposte e azioni concrete per l’eliminazione dei roghi tossici. All'ingresso del campo si terrà il consueto falò “atossico” che, allegoricamente, brucerà i simboli negativi (costruiti rigorosamente senza uso di plastiche!) per “liberare” quelli positivi che danzeranno in girotondo attorno al fuoco a decretare la vittoria del bene sul male.
****************************************************
PARODIE 2010:
Le parodie del Maestro Gianni Tarricone per il 28° Corteo di Carnevale promosso dal GRIDAS a Scampìa, domenica 14 febbraio 2010, dal titolo "ASILI AN-NEGATI/PERCORSI RITROVATI".
Testi e voce: Gianni Tarricone.
Arrangiamenti: Claudio Romano.
Sulla musica di «Vengo anch'io!»
VENGO ANCH'IO!? NO TU NO!
[scarica il brano in mp3]
Si potrebbe andare tutti quanti nel mondo civile
Vengo anch’io!? No tu no!!
Navigando questo mare che sembra uno sputo
Tanti soldi per scoprire che no, non è un mare
Ma soltanto un cimitero per la libertà
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
Si potrebbe chieder tutti quanti il diritto d’asilo
Vengo anch’io!? No tu no!!
Visto che nel mio paese siamo massacrati
E sperare che i soccorsi non siano Maltesi
Per vedere agli Italiani l’effetto che fa
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
Si potrebbe lavorare a raccoglier la frutta
Vengo anch’io!? No tu no!!
Che si sa che i contadini son gente accogliente
Solamente che ogni tanto ti prende a sprangate
O ti spara per vedere l’effetto che fa
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
Si potrebbe viver tutti quanti in un mondo migliore
Vengo anch’io!? No tu no!!
I confini non esistono più in Geografia
Dove Svizzera e Padania son pornografia
È la Storia che condanna la stupidità
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Vengo anch’io!? No tu no!
Ma perché? Perché no!
* * * * * * * *
Sulla musica de «Il coccodrillo»
IL CLANDESTINO DOVE STA
[scarica il brano in mp3]
Oggi tutti insieme
cercheremo di capire
che fine fanno i disgraziati
di cui non si parla più.
Che fa l’operaio? Sta sul tetto
Il ricercatore? Emigra
Il precario? Impreca
Il disoccupato? Aspetta
E il clandestino?
E il clandestino?
Boh!!!
Il clandestino cosa fa?
Non c’è nessuno che lo sa
Forse è a Castelvolturno
ad aspettare il turno
poi passa un caporale
e qui si mette male
lo sfrutta ben benino solo perché è un clandestino
Il clandestino cosa fa?
Non c’è nessuno che lo sa
Non solo vien sfruttato
ma è pure denunciato
per questo vive in clandestinità.
Guardo sui giornali
non c’è scritto niente
sembra che il problema non importi … A chi?
Alla gente
Ma se per caso al mondo
c’è qualcuno che lo sa
la mia domanda è ancora questa qua!
Il clandestino cosa fa?
Sappiamo bene dove sta
nei lager di accoglienza
che si può fare senza
lo tengono in ostaggio
per cogliere l’ortaggio
le ruspe del governo buttan giu tutto a Rosarno
Il clandestino cosa fa?
Sappiamo bene dove sta
Lui spesso è un baraccato
ma poi viene cacciato
lo vogliono nell’illegalità.
Ora vi diciamo
tenete bene in mente
dove sta e che fa il potente
e che danni fa alla gente
Il deputato è in Parlamento! Ma che dici ...
Il mafioso sta in galera? No, sta in Parlamento
L’imprenditore? Va in Cina a speculare
Il Caimano? Ci prende per il culo
E la Giustizia?
E la Giustizia?
Boh!!!
E la Giustizia dove sta?
Nessuno pare che lo sa
Si dice che sia uguale
per tutti ma non vale
per la normale gente
vale sol per il potente
che se la cuce addosso e si fa leggi a più non posso
E la Giustizia dove sta?
È insieme con la dignità
a volte è bistrattata
ma sempre è calpestata
e sembra destinata a scomparir.
Guardo sui giornali
non c’è scritto niente
sembra che il problema non importi … A chi?
Alla gente
Ma se per caso al mondo
c’è qualcuno che lo sa
la mia domanda è ancora questa qua!
E la Giustizia dove sta?
Nessuno pare che lo sa
Si espropria il Parlamento
che diventa uno strumento
poi si mette la fiducia
è la camera che inciucia
sta razza di banditi fra di loro sempre uniti
E la Giustizia dove sta?
Non c’è nessuno che lo sa
E col processo breve
la giustizia come neve
si scioglie ed alla fine sparirà.
* * * * * * * *
Sulla musica di «YMCA» dei Village People.
VIENE CU MME
[scarica il brano in mp3]
Simme
Chille ca nun s’arrenneno
Stammo
Sempe ‘nzieme cull’urteme
Jamme
Dint’ e poste difficile
E - pe - che - sto - si - mmo
Pazze
Pecchè avimmo ‘a visione d’‘o
Munno
Ca nun va tutto affunno, nuie
Simme
Chille ca sempe diceno
Sce - ta - te – do - suo – nno
Pecciò dicimmo ja
Viene cu mme
Pecciò dicimmo ja
Viene cu mme
Ma te vuò scetà
Nun restà a guardà
Scinne abbascio viene a alluccà