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Omaggio a Lanza del Vasto

16 - 18 agosto 2001.
Murales omaggio a Lanza del Vasto al I Circolo di S. Vito dei Normanni (Brindisi).
Depliant illustrato a cura di Enzo Longo.


Testo illustrativo



Omaggio a Lanza del Vasto: Costruire la pace

Un mural del Gridas al I Circolo Didattico di S. Vito dei Normanni (Br)



L'idea ci è venuta il 14 agosto (gli effetti del caldo?), visto che la scuola era intitolata a Lanza del Vasto e che dal 19 si sarebbe tenuto un campo di lavoro-convegno in occasione del centenario della sua nascita.
Fatto un sopralluogo alla scuola si era deciso di dipingere i pannelli gialli al piano superiore, attorno al cortile, ma poi, per la difficoltà di trovare i necessari ponteggi, si è ripiegato sulla parete del refettorio, peraltro visibile dal cortile attraverso le vetrate, circa trenta metri di lunghezza per tre di altezza.
Dopo un rapido approfondimento sulla vita e la testimonianza di Lanza del Vasto, si è deciso di individuare alcuni punti salienti del suo messaggio, da rappresentare in qualche modo sulla parete: si sono individuati la lotta per la pace, contro il nucleare, per il recupero del lavoro manuale e per la fratellanza universale.
L'immagine centrale è un grande simbolo della pace, una runa, antico ideogramma che rappresenta l'uomo inscritto in un cerchio che rappresenta il mondo. L'immagine è formata da tante persone, di diversi paesi, soprattutto quelli che non vedono riconosciuto nemmeno il loro diritto all'esistenza, oltre che i più elementari diritti umani: curdi, palestinesi, indigeni americani, donne afgane, ecc. Al centro Lanza del Vasto e altri: Marcos, Rigoberta Menchù, Ernesto Cardenal, Gesù...
L'interno del cerchio è un prato verde: dalla solidarietà e dalla fratellanza risorge la vita.
Ai lati altre testimonianze: il lavoro manuale, il lavoro del legno, del cuoio, la tessitura, ma anche la musica, quel linguaggio universale che affratella gli umani.
Alle estremità ci sono anche gli elementi cosmici, il sole e la luna, con le facce, la pace del creato che coinvolge anche la vitalità degli astri. Grandi fiori, immagine di gioia ma anche di vittoria dell'amore per la natura sulle industrie di morte che la minacciano: inquinamento chimico e nucleare, e soprattutto guerre e bombardamenti, rappresentati ai margini; sotto, il cerchio del simbolo della pace a indicarne la vittoria sulle forze distruttrici.
I fiori grandi contengono anche un accenno favolistico: se sono così grandi non potranno certo essere calpestati...
Due grandi mani, alle estremità del mural alludono all'ultimo messaggio di Lanza del Vasto, che lasciava in eredità a noi tutti i suoi scritti e le sue mani, un invito a non dimenticare di avere le mani all'impegno a costruire.
Confidiamo che queste immagini sul muro, oltre a colorare le pareti siano un invito ai nostri ragazzi a proseguire il lavoro di costruire un mondo migliore e più giusto, che è poi il fine ultimo della scuola.

Felice Pignataro, Gridas, NA