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Viva San Ghetto Martire!

(adatt. a cdr dal Comunicato Stampa del Gridas 15.01.10)

Fuga di Notizie, Febbraio 2010, pag.7


San Ghetto Martire, dopo l'incidente di cui fu vittima al termine dello scorso Carnevale, è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico al volto, quasi completamente deturpato dalle fronde di un albero in cui si era imbattuto nel rientrare alla sua dimora. 

Gli attivisti del GRIDAS, che accudiscono il Santo durante tutto l'anno, hanno interrotto il silenzio stampa richiesto dalla delicata situazione per comunicare altresì che, per volere del benevolo Santo, sono state sospese le indagini volte a individuare i responsabili che, incautamente, accompagnando il Santo avevano provocato l'incidente: San Ghetto ha perdonato e non vuole che per questa vicenda sia incriminato né svergognato alcuno.

Anna, che ha diretto l'equipe del GRIDAS che ha effettuato la delicata ricostruzione facciale, ci ha rassicurati sullo stato dello speciale paziente: «San Ghetto ha reagito bene all'operazione, sia fisicamente sia moralmente, mi ha detto di ringraziare tutti i suoi seguaci che gli sono stati vicini con preghiere, parole e gesti di conforto».

Nel rassicurare i numerosi fedeli di tutte le periferie del mondo, in pena per il proprio Santo Protettore, il GRIDAS coglie l'occasione per smentire le voci che avevano dato San Ghetto Martire assente illustre al carnevale.

«Difatti, come tutti gli anni, dal 2005 (anno della sua beatificazione, ndr) San Ghetto Martire ha presieduto il corteo di carnevale di Scampìa - affermano i responsabili del GRIDAS - Siamo ben lieti di comunicare che ha vegliato sui laboratori preparativi e che non vedeva l'ora di mostrarsi, in tutto il suo rinnovato splendore e con il tono muscolare migliorato, al 28° Corteo di Carnevale di Scampìa. Gli scettici, che sono intervenuti, hanno potuto verificare di persona lo stato del Santo al corteo mascherato che domenica 14 febbraio 2010, si è mosso con partenza come sempre dalla sede del GRIDAS in via monte rosa 90/b, Ina Casa, Scampìa, Napoli».

Rialzandosi in piena forma dal tavolo operatorio è stato lo stesso Santo a prendere la parola: «Non mi perderei nemmeno un corteo del Carnevale di Scampìa! A maggior ragione io, Santo dei diseredati e degli abbandonati, non potrei mancare quest'anno che il corteo è dedicato a chi non ha voce, alle minoranze, ai minori, per un riscatto contro le sopraffazioni e i furti istituzionalizzati dei potenti di turno».

Titolo del corteo di quest'anno, infatti, è "ASILI AN-NEGATI/PERCORSI RITROVATI", (...) chiaro riferimento all’accoglienza e al diritto d’asilo negati, spesso annegati in mare, ma anche al diritto allo studio, agli asili nido che mancano, alla scuola in genere che ci viene negata non rispondendo alle aspettative di chi la vive e che troppo spesso calpesta i diritti dei più piccoli. E ad annegare è spesso anche la dignità delle tante realtà in lotta, costrette a battersi, inascoltate, sempre per le stesse cause; vedi la recente ri-privatizzazione dell’acqua, i trattati per il clima, il paventato ritorno al nucleare, i mega progetti che sconvolgono e schiacciano uomini e ambiente. 

(...) «E' stato - ci confida Aldo, un altro componente dell'equipe chirurgica - proprio San Ghetto a chiederci di anticipare l'intervento già in programma per i laboratori di quest’anno, per essere sicuro di potersi rimettere in tempo per il Corteo di Carnevale.»

Viva San Ghetto Martire!