Domenica a Scampia le allegorie del Gridas
IL LABORATORIO
I ragazzi di Scampia hanno lavorato nel laboratorio del Gridas per costruire i carri e le le altre installazioni per la sfilata di Carnevale in programma domenica mattina nelle strade del quartiere
Il Mattino, venerdì 1 febbraio 2008, pag. 45
Carri allegorici e maschere per esorcizzare i mali che affliggono un territorio. Colori, travestimenti e tanta allegria per abbattere i muri grigi dell’indifferenza e del pregiudizio e mostrare l’orizzonte di un mondo migliore. È questo e tanto altro il carnevale di Scampia, organizzato dall’associazione culturale Gridas, giunto alla ventiseiesima edizione, al termine di un mese di laboratori creativi per la costruzione di maschere e carri a tema con materiali di risulta e riciclati. Si parte domenica, alle 10.30, dalla sede del Gridas in via Monterosa. Un corteo variegato composto da studenti delle scuole del quartiere, movimenti ambientalisti, associazioni culturali, delegazioni di disoccupati organizzati e altri movimenti cittadini, attraverserà le strade del rione per giungere davanti al campo rom di via Cupo Perillo dove si concluderà con il consueto falò in cui allegoricamente verranno fatti bruciare i simboli negativi per far trionfare quelli positivi che danzeranno in girotondo attorno alle ceneri. Tema guida di quest’anno: «Accordi e rifiuti ovvero inferni e paradisi fiscali». L’allusione è ai sotterfugi della politica, agli inciuci di palazzo che avvengono sulla testa dei cittadini. E poi ai rifiuti, all’immondizia, un’emergenza che da tragedia urbana si trasforma in fonte di guadagno, malaffare diffuso da cui traggono profitto solo in pochi. A impersonare questi concetti, una enorme lavatrice industriale (’e panne spuorche se lavano in famiglia, per chi vuole nascondere la propria munnezza e si camuffa proponendosi sotto mentite spoglie); e uno stendino, per chi non ha nulla da nascondere e sceglie di stendere le proprie alleanze alla luce del sole. A sfilare anche un enorme carro armato dell’immondizia e non mancherà neanche il carro realizzato dall’associazione «Chi rom e... chi no»: 45 bambini del campo rom di Scampia hanno costruito un treno che metaforicamente porta il mondo in salvo, recuperando le cose buone e lasciando a terra quelle cattive. Ad accompagnare la sfilata, «O Paese d’’a munnezza» la parodia musicale del maestro Gianni Tarricone.
Gea Finelli