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Adama: un sogno che diventa realtà

Articolo pubblicato sul mensile Fuga di Notizie, Dicembre 2011, pagg. 9-10.


A fine novembre abbiamo ospitato al cineforum gratuito promosso ogni venerdì dal GRIDAS presso la propria sede, Adama Zoungrana. Aprendo e concludendo la serata con la musica di un djembè, Adama ci ha accompagnati nella visione del film-documentario che racconta le sue due storie (“Le due storie di Adamà” di Annamaria Gallone, Italia 2011).


La prima storia di Adama riguarda il Burkina Faso, nell’Africa occidentale, e ha a che fare con un’infanzia poverissima, tant’è che Adama, orfano di madre e con un padre violento, ha dovuto abbandonare la scuola e conoscere la durissima realtà del lavoro in miniera come altri 80 milioni di minorenni africani costretti ai lavori più infami. La regista Annamaria Gallone notò gli occhi tristi, ma soprattutto il coraggio di quel bambino quando si recò alla miniera per girare un suo documentario e quel bambino divenne il protagonista del film. Poi la stessa Annamaria aiutò Adama ad arrivare in Italia per coronare il suo sogno: tornare a scuola.


La seconda storia di Adama è proprio quella “italiana”, presso la sua nuova famiglia di San Vito dei Normanni (BR): Rosanna e Lorenzo Caiolo hanno prima invitato Adama alla “Settimana dei bambini del mediterraneo” organizzata da Lorenzo a Ostuni e arrivata quest’anno alla XIII edizione, e poi, con il tempo, accolto quel bambino nella propria famiglia sino ad adottarlo a tutti gli effetti. Adama ha potuto così continuare gli studi e coltivare i suoi moltissimi interessi diventando un “salentino” a tutti gli effetti.


Ma quella di Adama non è semplicemente una storia a lieto fine: Adama non si è limitato a coronare il “suo” sogno. Per tutto quello che ha subito ha compreso a fondo il valore di quanto trovato in Italia e ha voluto condividerlo con chi nella sua terra è dovuto rimanere. Dopo anni è tornato in Burkina Faso e, con l’amico Bertrand Ilboudo, un operatore di strada in loco, ha messo su un progetto: creare e portare avanti un centro polifunzionale socio-educativo per i giovani a Ziniarè, un paese nella provincia d’Oubritenga, a circa 35 chilometri da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.


È per realizzare questo progetto che Adama è venuto a Scampia, che va in giro a portare il suo film, che ha accettato di raccontare la sua storia a Antonella Ossorio che ne ha fatto un libro (“Se entri nel cerchio sei libero”, Rizzoli), che fa progetti con le scuole, soprattutto con le scuole, per raccontare ai ragazzi quale sia l’importanza di poter studiare, che non demorde dalla sua idea, sentendosi quasi in dovere di offrire una opportunità ai bambini e ai ragazzi di strada in Burkina Faso.


Il progetto non è rimasto un sogno nel cassetto, ma è una nuova storia che si va a delineare, o meglio, è l’intreccio delle due storie di Adama: l’una inesistente senza l’altra. Con donazioni e contributi raccolti in giro e con il proprio lavoro, Adama e Bertrand sono già riusciti a comprare il terreno e a costruire la struttura del centro polifunzionale.


Si legge nel loro progetto: «Un’occasione. Ecco quello che vogliamo offrire ad alcuni di questi ragazzi. Vogliamo incoraggiare e sostenere il loro percorso scolastico, quando è possibile. Quando non è possibile, vogliamo insegnare loro a leggere e a scrivere. Vogliamo aiutarli ad aver voglia di “investire” sul loro futuro. Vogliamo dare loro una formazione professionale, avviare piccoli progetti imprenditoriali e impieghi permanenti nell’ambito del centro. Vogliamo portare avanti anche attività di animazione, perché si cresce anche attraverso il teatro, la danza, il gioco, lo scambio di esperienze, il lavoro di gruppo. E poi vogliamo creare un punto di ritrovo per i giovani: “Le Cafè des Jeunes”. Per realizzare tutto questo occorrono dei soldi e dei materiali. Ci stiamo lavorando. Per procurarci i materiali ci serve aiuto. A tutti gli amici che ce lo stanno offrendo, e a chi vorrà farlo in futuro, diciamo: grazie di cuore!».


Chi vuole aiutare Adama e Bertrand ad allestire il centro, può versare il proprio contributo sulla Carta Postepay n° 4023 6004 6444 7319 intestata a Zoungrana Adama (basta effettuare una ricarica presso qualsiasi ufficio postale) e mandare una mail di avviso a Bertrand (e.mail: ilbertrand@yahoo.fr).


A noi fa piacere promuovere il progetto di cui ci sentiamo parte perché queste sono le storie che ci piace raccontare e costruire: storie fatte di incontri, di reti, di relazioni e di sogni condivisi e poi realizzati con l’aiuto e il sostegno di tanti.

Adama: un sogno che diventa realtà