Sculture pubbliche
Felice ha lavorato molto con il legno, utilizzando scarti delle segherie e falegnamerie e tronchi di alberi tagliati o “potati” abbandonati per strada. Ha creato strutture e sculture di grandi dimensioni, a dimostrare diverse possibilità di “arredi urbani”, originali e creativi, come il giardino attrezzato a Sant’Arpino o le “pecore” per la Villa di Scampìa (subito sparite!).