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Luigi Causo

Ho conosciuto Felice Pignataro a Napoli. Ero ospite della “Casa dello Studente” mentre frequentavo la Facoltà di Medicina e Chirurgia. La Casa dello Studente chiudeva nel periodo estivo perché veniva usata come albergo per turisti. Mi capitava di dover restare a Napoli per le frequenze negli Istituti Clinici ed era allora che alloggiavo nel “Collegio Newmann”, tenuto da un ordine religioso di sacerdoti: Padri Gerolomini, in un Convento con annessa Chiesa. Nello stesso edificio, il cui ingresso principale dava su Via Duomo, proprio di fronte all’ingresso del Duomo, era la sede della “Federazione degli Universitari Cattolici Italiani”. Alla FUCI ero iscritto anch’io come Felice.. La frequentazione con Felice è nata lì. Lui era più giovane di me di tre anni ed era iscritto alla Facoltà di Architettura. Alcuni ideali fondamentali ci accomunavano e l’amicizia nacque spontanea. Era pugliese come me, essendo io nato in un paese della provincia di Lecce: Racale. Felice era di Mola di Bari. Ricordo che mi disse che la sua abitazione era in Via Di Vagno. Io dopo la laurea, ottenuta nel 1961, abbandonai Napoli per trasferirmi a Roma. Per due anni ho Lavorato alla “Cattolica” come assistente di Anatomia Umana Normale, mentre mi specializzavo in Gastroenterologia alla “Sapienza”…poi ci furono due anni a Firenze, dove sono divenuto Ortopedico, poi due anni a Merano dove ho lavorato come assistente ortopedico nel “CTO INAIL” e poi a Gallipoli, finalmente nella mia terra, come aiuto e, poi, come primario ortopedico di quell’ospedale……Tutto questo spiega perchè non mi fu più possibile avere rapporti con ogni amico conosciuto a Napoli. Però ho ricordato spesso Felice e ho conservato con tanto affetto un foglio che venne a donarmi un giorno, su cui aveva stilato dei disegni. Ho di recente cercato sue notizie su Internet e così ho saputo che ha concluso la sua vita terrena nel 2004. Mi sono documentato sulla sua vita tanto bella, nobile, generosa. Lo sento vicino e lo ammiro per come è vissuto, donandosi tutto agli altri, aiutato anche dalla sua fantastica dote di Artista, da una fervida intelligenza e da un grande cuore pieno d’Amore. In questi giorni ho scannerizzato il foglio con i disegni di Felice… e qui li mostro…  

Sulla facciata col disegno di un giardino pubblico, in alto a sinistra, io disegnai uno “sgorbio” di busto, forse per provare la mina di una matita…….Ti chiedo scusa, Felice!  

Luigi Causo, Gallipoli (LE)

Luigi Causo