Felice
Il tuo gilè non è quello di un poliziotto
non è quello di un mafioso
non è quello di un "onorevole"
è di cuoio
Le tue scarpe non sono di via Scarlatti
non sono di una spia
non sono militari
non sono di un cantante alla moda
sono Francescane
Le tue mani non sono immacolate
non sono prive di durezza
non sono quelle di un banchiere
non sono quelle di un criminale
sono sporche di sacrifici e vernice
Il tuo fazzoletto non è di Armani
non è una cravatta regimental
non è una cravatta rossa
asciuga il tuo sudore e la tua voce di lavoratore
La tua arte non è nei musei
non è nelle gallerie alla moda
non è nei salotti
non è nelle "programmazioni culturali" delle istituzioni
la tua arte popolare colora i muri neri della nostra vita
e cerca il tuo Dio
Le tue grida non sono di paura
non sono di dolore
non sono di disprezzo
sono GRIDAS d'amore
Le tue arrabiature
il tuo alcool
le tue sigarette
la tua malattia
la tua Puglia
la tua Secondigliano
il tuo rullante sempre fuori tempo
la tua barba mai fatta veramente
i tuoi colori
i tuoi bambini
la tua compagna
i tuoi mondi
le tue novelle...
simme tutte quante nuie
sono il tuo irrefrenabile, sconfinato
diritto d'amore per la terra.
Felice, compagno...
mai questa parola ha dipinto meglio un uomo
Massimo Mollo
da "Come un vecchio cantastorie - Poesie e Canzoni di un percorso all'incrocio dei Rua Port'Alba", NonSoloParole EDIZIONI, 2005.