Il GRIDAS
Il GRIDAS (gruppo risveglio dal sonno, con riferimento alla frase di una delle incisioni della "quinta del sordo" di Francisco Goya: "el sueño de la razon produce monstros") è un'associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario, e altre persone riunite dall'intento comune di mettere le proprie capacità artistiche, culturali, al servizio della gente comune per stimolare un risveglio delle coscienze e una partecipazione attiva alla crescita della società.
Il GRIDAS ha da subito stabilito la propria sede nei locali abbandonati del Centro Sociale dell'Ina Casa di Secondigliano, poi Scampìa (periferia nord di Napoli), in via Monterosa 90/b. Locali più volte e in più riprese ristrutturati e mantenuti funzionanti.
L'opera del GRIDAS si è caratterizzata, negli anni, soprattutto con i murales realizzati da Felice Pignataro con gli altri membri del gruppo e con le scuole o i soggetti attivi che si sono rivolti all'associazione per avere un supporto "visibile" alle proprie battaglie sul territorio del napoletano e non solo. Visibilità data dai variopinti e espressivi striscioni, dall' "animazione" con i tamburi, dalle dimostrazioni con il "Televisore a mano" con rulli dipinti appositamente per le differenti lotte, dai murales che perduravano anche dopo la giornata di mobilitazione, dagli autoadesivi linoleografati autoprodotti su carta fluorescente. Interventi spesso richiesti all'ultimo momento tanto che Felice creò la definizione del "Pronto soccorso culturale".
Inoltre, il GRIDAS promuove dal 1983 il carnevale di quartiere a Scampìa su temi di attualità e laboratori per il recupero della manualità, cineforum gratuiti alternativi presso la propria sede proponendo film normalmente "evitati" o relegati in tarda notte dalla TV o dalle sale cinematografiche.
Con la scomparsa di Felice il GRIDAS ha perso, tra l'altro, la grande potenzialità della capacità che aveva lui di rappresentare in immagini iconografiche, chiare e facilmente comprensibili da tutti, le voci della protesta, le battaglie e le ingiustizie del mondo; ma prosegue, comunque, il cammino intrapreso con Felice per un risveglio delle coscienze e della creatività.