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Per la 28a volta è ancora Corteo di Carnevale a Scampìa!

Articolo pubblicato sul mensile Fuga di Notizie, Marzo 2010, pag.10.
Pubblicato anche sul portale Fuoricentroscampia.it



Quest’anno il tempo non ha retto… il corteo invece sì! Sotto una pioggia battente un grande corteo  colorato e ricco di suoni si è snodato per le strade del quartiere riappropriandosi per una intera mattinata degli spazi urbani, portando all’esterno le strutture costruite in circa un mese di laboratori dalle varie realtà che ormai formano una costante ossatura di questo tradizionale appuntamento del quartiere Scampìa arrivato al 28° anno.

Tra lo scetticismo dei Vigili Urbani e di chi non aveva contribuito a creare questo momento di crescita collettiva, il corteo si è fatto, nonostante la pioggia. E forse proprio per la pioggia è stato ancora più bello e suggestivo: uno scenario quasi surreale vedere la flotta percorrere gli stradoni bagnati del quartiere tra le note decise delle varie bande che si sono aggregate, susseguite e mescolate nel corteo. Tema di quest’anno: “ASILI AN-NEGATI / PERCORSI RITROVATI” con riferimento al diritto d’asilo troppo spesso negato e a tutti i diritti che affondano nella melma e nel mare di interessi e prepotenze di cui siamo tutti vittime più o meno consapevoli. Ma anche alle strade, ai percorsi, alle lotte, uniche vie d’uscita da questo stallo per poter far emergere il meglio delle persone, dei luoghi.

Le numerose realtà che hanno lavorato per costruire questo 28° corteo di carnevale si sono presto concentrate su natanti vari: la “Nave dei Pira/iti” quale simbolo negativo dei predoni di turno che pretendono di governare coscienze e situazioni cui si è contrapposta la Zattera per salvare dall’annegamento diritti e legittime proteste,  entrambe realizzate dal GRIDAS; la “Barchetta di carta a vela” della Scuola d’italiano per migranti del Centro Territoriale Mammut, del V Circolo “Montale” e dell’associazione 3 I; la social nave “Face Boat” del Branco Colline di Seeonee del Gruppo Scout Napoli 14; la “Scialuppa dei diritti” della Ludoteca “Vulimme pazzia’” di Secondigliano; la “Nave dei veleni di stato” dell’IC “Berlinguer” di Secondigliano.

A questa flotta si è aggiunta la grande Tartaruga, subito ribattezzata carretta carretta, dell’associazione “Chi rom e…chi no” e di “Asunen Romalen”. Alle navi si sono poi aggiunte la struttura dell’associazione “Laboriosi-Uno spazio aperto” di Saviano (NA), il pulmino di “Migran.tv” da Monteleone di Fermo (AP), alcune biciclette dei Cicloverdi e della Critical Mass per rincarare la richiesta di una pista ciclabile a Scampia, i trampolieri della cooperativa sociale “Il tappeto di Iqbal”, i CCP di Caivano e Afragola… e una marea di persone.

E poi le bande: dall’ormai affermata Murga di Scampia la “Banda Baleno” - vera banda paesana, al Gruppo operaio “’e Zezi” con i quali iniziammo questa tradizione nel 1983, dai “Rua Port’Alba” alla “Mescla” cui si è aggiunto il ritmato canto della compagnia “Delirio Creativo” oltre alle immancabili note delle nuove parodie del Maestro Gianni Tarricone create appositamente sul tema di quest’anno.

Un corteo molto suggestivo per le grandi imbarcazioni oltre che per la determinazione di tutti i partecipanti che, incuranti della pioggia, hanno percorso fino in fondo le strade del quartiere, rispettando tutti i previsti momenti di sosta nei vari lotti attraversati dal corteo e arrivando fino alla conclusione stabilita per il terzo anno consecutivo al Campo Rom di Scampia per il consueto falò in cui bruciano allegoricamente i simboli negativi per il trionfo di quelli positivi. E in barba a tutte le previsioni, le varie navi corsare hanno preso fuoco: sebbene inzuppate d’acqua, si sono incendiate permettendo fino in fondo la buona riuscita del corteo. A benedire il tutto: San Ghetto Martire - protettore delle periferie - rigenerato da un delicato intervento di ricostruzione facciale e nel suo rinnovato e migliorato allestimento.

L’entusiasmo e la soddisfazione dei partecipanti è stato grande: a 28 anni dal primo corteo di carnevale, possiamo sicuramente affermare che Scampìa ha una sua tradizione e una sua propria produzione culturale: non è un caso se le varie realtà attive in altri quartieri più o meno centrali di Napoli stiano seguendo le nostre tracce prendendo a esempio il metodo di lavoro partito dalla proposta del GRIDAS 28 anni fa e ormai affermatosi e in grado di camminare su proprie gambe e, a quanto dimostra il corteo di domenica 14 febbraio, in grado di arrivare lontano.

Parodie, dettagli e foto del corteo su: http://www.felicepignataro.org


Martina Pignataro
(GRIDAS)

Per la 28a volta è ancora Corteo di Carnevale a Scampìa!